Il vino è lo specchio della vigna

…mi raccontavano i vecchi contadini.

Ogni volta che alzo lo sguardo lo vedo, maestoso, imponente e severo. Sento che mi osserva, così come io osservo lui. La Montagna del Sole è una presenza positiva al mio fianco, capace di aiutarmi nel decidere il percorso da intraprendere ogni giorno, dettandomi i tempi con cui agire.

È un luogo magico questo promontorio che si tuffa nell’Adriatico. Un luogo ancestrale, intorno al quale mi muovo e vivo, immersa in un’architettura naturale disegnata da mani divine. Mi perdo godendo di orizzonti sconfinati che corrono da una parte lungo tutto il Tavoliere delle Puglie e dall’altra fino all’Abruzzo, regione a cui sono indissolubilmente legata.

È il Gargano, a due passi dalle mie vigne, a custodire una preziosa ed irripetibile biodiversità, cui si legano i miei vini di territorio. I lieviti indigeni presenti sull’uva attivano la fermentazione spontanea, sviluppando sentori di un’estrema varietà territoriale.

Ho deciso di puntare su un’agricoltura biodinamica, per un vino di territoriovero e spontaneo. Una naturale evoluzione della tradizione, espressione autentica del territorio, garanzia del mio lavoro e del rigoroso rispetto della vigna e del disciplinare di Renaissance des Appellations, l’associazione nella quale mi riconosco dal 2015.

Per questo utilizzo solo composti che sostengano la vita dei microrganismi del terreno, con una vendemmia che viene effettuata rigorosamente manualmente e una vinificazione naturale, priva di filtrazioni o chiarificazioni.

Una scelta che mi permette di allevare la vigna con trasparenza e passione, in piena libertà espressiva.

Da vignaiola sento inoltre il dovere di contribuire alla salvaguardia della biodiversità e al recupero delle antiche colture tradizionali del territorio, ragion per cui mi sono impegnata per riportare alla luce i vitigni autoctoni di Nero di Troia e Bombino, coltivati ad Alberello.

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